Il populismo è senza alcun dubbio il principale fenomeno politico del XXI secolo. Con matrici e formazioni diverse di nazione in nazione è oggi possibile, a detta di tutti gli esperti, distinguere tra un populismo di sinistra e uno di destra. Se il primo ha preso piede principalmente nel mondo latino, su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico e nel bacino del Mediterraneo, il secondo sembra aver subito una lenta evoluzione in quello che oggi viene definito sovranismo. Eppure le categorie odierne non sembrano riuscire a declinare al meglio tutti i fenomeni del passato. Fra questi figura certamente la lotta di stampo nazionale ed anti-imperialista intrapresa da Augusto César Sandino nella prima metà del Novecento. E’ da poco tornato nelle librerie un testo fondamentale per comprendere le azioni di guerriglia messe in atto dal leader nicaraguense. Grazie alla casa editrice milanese Oaks è, infatti, nuovamente reperibile il volume “Sandino, il padre della guerriglia”, con una nuova introduzione apportata da Luca Lezzi, già fondatore de Il Guastatore e firma di Oltre la Linea. E’ proprio Lezzi a sottolineare come i caratteri della lotta messa in atto dal “piccolo esercito pazzo” del populista centroamericano siano antecedenti a qualsiasi stesura programmatica. Nel corso della lotta all’esercito statunitense avvenne anche uno scontro ideologico fra Sandino e il leader salvadoregno Farabundo Martí per via della mancata adesione all’Internazionale comunista da parte del primo.
Una lotta, quella di Sandino, afferente al terzomondismo che negli anni Settanta e Ottanta divenne cavallo di battaglia dei movimenti giovanili di destra in opposizione al filo-atlantismo del Movimento Sociale Italiano.
Non è un caso che uno dei primi movimenti nati a destra del MSI, quello di Terza Posizione, annoverasse fra le proprie bandiere anche quella della lotta sandinista contro la dittatura militare della dinastia Somoza. Una diatriba che a destra sembra ancora non essersi risolta tra sostenitori sfegatati di Trump e del suo (ex?) ideologo Steve Bannon che propagano la comune adesione ai valori occidentali e alle radici cristiane di Europa e sfera anglo-sassone e membri della destra sociale che guardano con più interesse ad un’Europa dei popoli unita e allargata ai confini naturali e geografici capaci di contenere anche la Russia e affrancarsi dalla Nato per rivendicare l’autodeterminazione dei popoli.
A cura di Sergio Ramirez, Sandino, il padre della guerriglia, Oaks, Milano 2020. Ppgg. 174, euro 14,00
“Europa dei popoli unita e allargata ai confini naturali e geografici capaci di contenere anche la Russia e affrancarsi dalla Nato per rivendicare l’autodeterminazione dei popoli”.
Tutta la vita !