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Il Tg5 di Berlusca vede sempre e solo il Bugiardissimo

di Augusto Grandi
24 Luglio 2015
in Il punto
1
Il Tg5 di Berlusca vede sempre e solo il Bugiardissimo
       

La libertà d’informazione, certo. L’indipendenza della redazione: sacrosanta. La scelta delle professionalità: doverosa. Dopodiché ci si collega con il Tg5 berlusconiano e ci si chiede quale sia la partita che sta giocando Berlu. Con chi, su quale tavolo, per ottenere cosa? Il Tg5 come unico rivale del Tg3 rimasto orfano di TeleKabul ed ora oscillante tra TeleObama e TeleSoros. Per il Tg5, invece, nessuna oscillazione: TeleRenzi e basta. E non importa che ad oscillare sia il bugiardissimo. Dove si muove il premier, li’ si muove anche l’ammiraglia del giornalismo berlusconiano.

Basta vedere il godimento con cui i giornalisti del Tg5 annunciano le condanne di estremisti di destra (condanne assurde, ma al Tg mica lo sanno e se lo sanno evitano di dirlo); il piacere con cui attaccano le manifestazioni leghiste; l’indifferenza con cui cancellano FdI; i servizi strappalacrime in cui raccontano del piccolo immigrato ignorando le migliaia di giovani in buona salute in arrivo dall’Africa subsahariana ma spacciati per profughi siriani. E le proteste degli invasori che vogliono più soldi, wifi gratuito, aria condizionata e vicinanza alle discoteche? Ignorate. E gli stupri, gli omicidi vari, le aggressioni che hanno come responsabili gli invasori? Silenzio. In nome della libertà di informazione, ovviamente.

Di completezza dell’informazione proprio non si parla. E le promesse del bugiardissimo su tagli delle tasse mentre si appresta a derubare gli italiani di altri miliardi di euro? Per il Tg5 le promesse sono realistiche, credibili, anzi già realizzate. E la ripresa? Già in atto e pure in fase avanzata. Berlu, ovviamente, e’ libero di fare ciò che crede, con i suoi soldi. Può scegliere i direttori che preferisce ed approvare la loro linea editoriale. Ma poi non può, subito dopo, far finta di nulla ed andare a trattare con Lega e Fdi come niente fosse. Prima li attacca con le tv, dando la colpa a Piersilvio, e poi li blandisce con parole e promesse a vuoto. Giocando sul fatto che Lega e Fdi non sanno cosa sia l’informazione.

Tags: Berlusconiimmigrazione clandestinaInformazionemediasetPiersilvio Berlusconitelevisione
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Commenti 1

  1. Nazzareno Mollicone says:
    8 anni fa

    Intanto bisogna ricordarsi che il direttore del TG5 è Clemente Mimun, non certo uomo di destra. Poi bisogna porre attenzione a leggere i cognomi dei giornalisti, che stranamente sono omonimi di giornalisti di sinistra (da Augias a Berlinguer, tanto per fare due esempi). Infine, ricordiamo che il direttore di Mediaset è Confalonieri, uno che vorrebbe mantenere per sempre il verdiniano “patto del Nazareno”. Ultimo elemento, ma non il minore: ma quando mai Berlusconi ha fatto fare un telegiornale di destra? Neanche quando governava! E poi, Mediaset non deve accontentare tutti gli italiani, compresi in primo luogo quelli di sinistra? Non sono anche loro i destinatari della pubblicità televisiva?

    Rispondi

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