Aldo Reggiani se ne è andato. Con eleganza e discrezione. Fu un grande attore di teatro e un gentiluomo. Ma i ragazzi invecchiati dei Sessanta – Settanta lo ricordano soprattutto per la sua interpretazione nella “Freccia nera”, lo splendido sceneggiato (rigorosamente in bianco e nero) del regista Anton Giulio Majano, tratto dall’omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson e trasmesso da una Rai meno luccicante ma decisamente seria, professionale.
Per sette settimane (dal 22 dicembre 1968 al 2 febbraio 1969) tutti ci appassionammo
alle venture di Dick Shelton (interpretato da Reggiani) nell’Inghilterra del XV secolo e dei suoi amici fuorilegge, gli abitanti della Foresta di Tunstall — il rifugio della Freccia Nera —. In tanti ci ritrovammo, sulle note della sigla di Riz Ortolani, a parteggiare per i ribelli contro i tiranni e preoccuparci per Joanna Sedley (una non bellissima ma brava Loretta Goggi), rapita dal cattivissimo sir Daniel (un ottimo Arnoldo Foà) per darla in sposa ad un altro uomo. In molti sognammo d’essere cavalieri e ribelli. Liberi e avventurosi. Forti e generosi.
Ricordi forse ingenui ma veri, emozioni che hanno segnato un’intera generazione. Ecco perchè oggi siamo in tanti a salutare Aldo Reggiani ricordandolo con le parole della sigla dello sceneggiato da noi più amato: «La freccia nera fischiando si scaglia è la sporca canaglia che il saluto ti dà». Grazie Aldo.
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Mi complimento con il giornalista autore di questo articolo, era importante tributare almeno un articolo di elogio al bravissimo Aldo Reggiani la cui perdita rattrista tutti coloro che erano giovani all’epoca!
mi associo condoglianze ai suoi cari, grazie per le belle emozioni che ci ha dato!
Perchè ricordare Aldo Reggiani, masncando spudoratamente di rispetto alla sua mitica parner Loretta Goggi,definita assurdamente”non bellissima ,ma brava”?Forse l’autore dell’articolo oltre a una veloce visita da un oculista,dovrebbe dare una rispolveratina alla sua memoria…ricorderebbe che la Goggi fece innamorare nella leggendaria “La freccia nera”generazioni di italiani!Gli consiglio anche di guardare qualche video della Goggi…si accorgerebbe quanto ridicole e offensive,siano state le sue parole verso una Goggi che ha sempre avuto fascino da vendere!Siccome è la terza volta che scrivo un commento che mi viene sistematicamente cancellato,devo pensare che chi ha scritto certe boiate,manca anche di autocritica!
Spesso la passione sfrenata e illimitata abbaccina i fans e li rende miopi e intolleranti. A volte sciocchi. Succede. Comprendo perciò l’amore sfrenato verso la Goggi, ma rimango della mia opinione. Al tempo dello sceneggiato la Loretta nostra dimostrò tutta la sua bravura professionale ma per esigenze sceniche (doveva interpretare una parte difficile e non esattamente femminile….) non vennero valorizzate le sue doti fisiche. Tutto qui. Nulla d’offensivo ma un normale e sacrosanto diritto di critica. Se ne faccia una ragione.
La freccia nera è una pietra miliare degli sceneggiati tv, quelli tratti da autentiche opere letterarie. Un cast straordinario. Tutta l’Italia a seguire ogni puntata. Portare la grande letteratura sul piccolo schermo per me significa stimare e rispettare il pubblico televisivo. Aldo Reggiani e Loretta Goggi li abbiamo amati per le emozioni date.