Immediatamente dopo il botto della candidatura a Sindaco di Milano di Stefano Parisi da parte del centrodestra, al Beppe Sala è andata di traverso la sicumera da primo della classe. Parisi infatti può vantare una prestigiosa carriera tutta in ascesa tra cui ben 5 anni come capo del dipartimento per gli affari economici della Presidenza del Consiglio e che, come confermato da Gabriele Albertini, di bilanci pare se ne intenda parecchio.
Naturalmente anche il Beppe può esibire un solido pedigree e su questo non si discute: Amministratore Delegato alla Pirelli con Marco Tronchetti Provera che ha poi seguito in Telekom col ruolo di Direttore Generale, Presidente della Medhelan Management & Finance e City Manager del Comune di Milano con Letizia Moratti che lo ha sponsorizzato insieme alla Diana Bracco come AD di Expo 2015.
Ecco, il punto da chiarire però è che ci azzecchi questo curriculum da super dirigente del capitalismo nostrano con le battaglie terzomondiste ed antisistema della variegata galassia della sinistra comprensiva anche di una bella fetta dello stesso PD.
Gente insomma che non se l’è bevuta mica tanto la pantomima di un ritrovato cuore a sinistra contestandogli rumorosamente che se anche fosse vero per tutta la sua vita il portafogli se lo era comunque tenuto appassionatamente appiccicato al ventricolo destro del suo cuore.
A questo punto difronte al rischio reale di trovarsi in serie difficoltà nei confronti del suo avversario quel bell’uomo del Beppe da consumato trasformista qual è dopo aver denunciato per mesi l’inadeguatezza del modello Pisapia si è scapicollato ad incontrarlo per ricucire lo strappo contando su una sua mediazione con la sinistra radicale.
Insomma per farla breve, nella malaugurata ipotesi di una sua vittoria alle prossime elezioni comunali cambierà forse l’ordine dei fattori ma il risultato sarà sempre lo stesso.
Per esempio sarebbe opportuno informare la città di come intenderebbe intervenire sul disastroso degrado dell’area delle colonne di San Lorenzo dove la fanno da padroni tossici, spacciatori e venditori abusivi di birre taroccate nella più totale acquiescenza di questa Giunta irresponsabile.
Sarebbe utile che spiegasse senza voli pindarici quale sia la sua ricetta per il recupero delle periferie abbandonate a se stesse da questa sinistra con l’erre moscia e la casa in centro.
Proseguendo come pensi poi di risolvere lo sgarbo perpetrato alla città dal Pisa e dal Majorino scaricando in tutta l’area della stazione centrale e giardini annessi migliaia di migranti lasciandoli spalmati un po’ dovunque senza assistenza ed un minimo di controllo.
E ancora come intenda comportarsi nei confronti degli insediamenti abusivi di Rom, Sinti e compagnia bella, tutti in scandalose condizioni igienico sanitarie e regno di illegalità diffusa ma tutelati e protetti dallo stesso Pisapia.
Una situazione talmente grave e paradossale da costringere alle dimissioni da Presidente della Commissione Sicurezza Gabriele Ghezzi, consigliere comunale del PD, che dopo aver pure stracciato la tessera del partito ha denunciato Pisapia per colpevole incuria.
Sarebbe inoltre gradita una sua presa di posizione sullo scempio di p.zza Castello dove sorgono pure due orribili strutture che sembrano uno spot pubblicitario per la Ferro-Tubi devastando quel cannocchiale naturale che da p.zza Duomo attraversa via Dante per affacciarsi sul Castello Sforzesco. Va detto che la scandalosa opera spacciata come motivo ornamentale per le biglietterie di Expo aveva ottenuto un vergognoso via libera dalla Sovraintendenza all’arredo urbano che si è poi ripetuta nel concedere un nuovo obbrobrio in p.zza San Babila permettendo l’avvio dei lavori di un ennesimo ed inutile garage sotterraneo. Ora però tenetevi forte perché l’appalto è stato affidato alla società Expo Borgogna Parking, società creata ad hoc con a bilancio solo € 10.000 ed un piano economico garantito da Banca Etruria, proprio quella appena dichiarata fallita e responsabile di truffa per aver riempito la sua clientela di azioni carta straccia.
Se questo è un Sindaco, se questo è un Sovraintendente, se questa è la sinistra al potere…
Sarebbero sufficienti delle risposte concrete a questi primi quesiti per valutare la sostanza dell’impegno del Sala a dare una svolta che non potrà mai fare senza inimicarsi una bella fetta del PD e l’insieme dei comitati e delle associazioni affiliate al radicalismo di sinistra.
Infine solo una considerazione dedicata a quanti si erano lasciati in buona fede suggestionare dall’immagine di un Sala manager vincente: ma come pensate che possa proprio lui, maestro nel parcellizzare gli appalti Expo per evitare bandi e gare fare chiarezza nel magma dell’assegnazione di appalti a decine e decine di società ed associazioni compagne tutte ma proprio tutte concesse senza uno straccio di gara da parte di questa Giunta totalmente incapace ma di manica larga con gli amici degli amici?
Ricapitolando poi solo a titolo puramente informativo ci è sembrato utile ricordare che l’intero staff scelto dal Sala per l’organizzazione di Expo è finito nelle maglie della giustizia con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.