Continua il ritiro delle forze italiane dal teatro afghano. Nonostante un bilancio politico discutibile, i nostri soldati possono andare fieri del loro lavoro. Come sottolineano i nostri non generosi alleati in questa lunga, estenuante (e abbastanza inutile) campagna di guerra, gli italiani si sono distinti per professionalità e competenza. Sacrificio e tenacità.
Ora tocca al 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi (RAO) “Folgore” lasciare l’Afghanistan dopo oltre undici anni di presenza. Gli assetti ed i distaccamenti operativi del 185° RRAO hanno infatti operato nel Teatro Operativo afghano fin dal 2003 nelle aree di Kabul, Khost e valle di Surobi. A partire dal 2009 gli uomini della Task Force VICTOR, hanno operato nell’ambito dell’intera area di operazioni del Regional Command West prima, e, successivamente, del Train Advise Assist Command West, il comando internazionale ed interforze a guida italiana schierato nella regione occidentale del paese, attualmente su base Brigata Bersaglieri Garibaldi.
Nel corso di questi anni i distaccamenti operativi della Task Force VICTOR hanno svolto attività di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi in un territorio, ampio quanto il Nord Italia, che va da Herat a Farah a Badghish a Shindand fino ad Islam Qala, Bala Murghab, Gulistan e Sabzak Pass, nomi che “resteranno indelebili nella memoria di questi uomini che, con abnegazione e professionalità, hanno contribuito a scrivere pagine di storia di questa missione e delle Forze Armate Italiane in Afghanistan” come affermato dal Ten. Col. Carmine Vizzuso, il Comandante di Task Force che ha avuto l’onere e l’onore di organizzare e dirigere il definitivo ripiegamento di mezzi e materiali della VICTOR.
Alla cerimonia di ammaina vessillo del 185°, hanno preso parte i Comandanti di Task Force e le principali autorità militari in rappresentanza degli altri paesi della coalizione inquadrati nel TAAC-W. Missione terminata. Forse…